Sistemi antincendio attivi e passivi

Home » Cosa Facciamo » Progettazione Antincendio » Sistemi Antincendio Attivi e Passivi

Sistemi antincendio
attivi e passivi

La progettazione antincendio prevede anche lo studio di sistemi atti a ridurre la magnitudo di un incendio, ovvero l’entità di danni in caso di incendio: si parla, quindi, di sistemi di protezione, che si suddividono in “attivi” e “passivi”.

I sistemi di
protezione passivi

Si tratta di tutte quelle misure di protezione che possono essere studiate durante la fase di progettazione antincendio. Queste misure non richiedono un intervento attivo durante l’incendio, né l’azionamento di un impianto antincendio.

Lo scopo dei sistemi di protezione passivi è quello di contenere danni a strutture, macchinari e beni, limitare gli effetti nocivi della combustione e garantire l’incolumità delle persone in uffici, spazi pubblici, aziende e fabbriche, alcuni dei luoghi considerati maggiormente a rischio di incendio.

Quali misure possono essere classificate come sistemi antincendio passivi?

Distanze di sicurezza e isolamento dell’edificio

Durante un incendio, le fiamme si propagano entrando a contatto con materiali incendiabili, ma il calore può attraversare anche il vuoto.
Lo sapevi? Questo fenomeno prende il nome di irraggiamento termico e spiega perché è necessario dotarsi di sistemi di protezione anche in grandi spazi aperti, in presenza di aree potenzialmente soggette a incendi.

Uno dei sistemi di protezione passivi più usato è dunque quello di stabilire delle distanze di sicurezza interne, per proteggere vari edifici in un complesso unico, e delle distanze di sicurezza esterne, per evitare il propagarsi di un eventuale incendio a edifici adiacenti. Inoltre, la normativa per la prevenzione degli incendi prevede anche una distanza di protezione minima dell’edificio soggetto a rischio di incendio dalla recinzione esterna.

Esistono dei modelli empirici di calcolo per determinare le distanze di sicurezza, ma la normativa vigente ha stabilito dei valori precisi, ottenuti da misurazioni svolte in occasione di incendi reali o simulati.

Questo sistema di protezione può essere attuato solo quando si hanno a disposizione grandi spazi, come nel caso degli edifici industriali. Spesso, però, anche chi dispone di spazio a sufficienza è restio a usare questo sistema di protezione: maggiori distanze tra gli edifici equivalgono a un incremento sia dei tempi di lavorazione, sia dei tempi necessari per il trasporto dei materiali da una zona all’altra. In sostanza, un aumento significativo dei costi. Se questo è il tuo timore, possiamo studiare insieme a te una soluzione diversa, come l’inserimento di elementi strutturali isolanti.

Elementi strutturali con caratteristiche
di resistenza al fuoco

In fase di progettazione strutturale, è possibile prevedere l’inserimento di elementi resistenti al fuoco. Si tratta di elementi che hanno una funzione portante o di separazione, come porte o muri, progettati per impedire la propagazione di un incendio e definiti quindi, “tagliafuoco”.

Cosa significa nello specifico resistenza al fuoco? Significa che, in caso di incendio, questi elementi strutturali devono conservare alcune caratteristiche specifiche:

  • Resistenza meccanica: l’elemento esposto al fuoco non deve deformarsi, ma deve mantenere inalterate le proprie caratteristiche di rigidezza e stabilità;
  • Ermeticità: quando viene esposto al fuoco su un solo lato, l’elemento deve trattenere fiamme, vapori o gas caldi senza farli passare dall’altro lato;
  • Isolamento termico: in caso di incendio, l’elemento deve evitare di trasmettere calore o ridurre la quantità di calore trasmessa ad altri elementi.

Queste caratteristiche vengono espresse dall’acronimo REI. Per cui, quando un elemento strutturale è identificato dalla sigla REI, significa che conserverà la stabilità, la tenuta e l’isolamento termico, per un intervallo di tempo specifico. Ad esempio, in caso di incendio, un elemento REI60 conserverà tutte queste caratteristiche per sessanta minuti; un elemento R60 conserverà solo la proprietà di resistenza per sessanta minuti; un elemento RE60 conserverà, invece, le sole caratteristiche di resistenza ed ermeticità.

Esempi di questa tipologia di sistemi di protezione sono le barriere antincendio (locali o totali) e i muri tagliafuoco, che non devono avere nessuna apertura. Tuttavia, in alcuni ambienti di lavoro, la necessità di un’agevole comunicazione tra le varie stanze dell’edificio, impedisce di progettare un muro tagliafuoco; in questi casi, è quindi necessario prevedere delle porte tagliafuoco, ovvero delle porte che si comportino come i muri tagliafuoco, con le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco. Tra queste, le porte incernierate, le porte scorrevoli, le porte a ghigliottina, tutte munite di sistemi di chiusura automatici in caso di incendio.

Uso di materiali ignifughi o a bassa reazione al fuoco

I materiali di rifinitura e rivestimento (pannelli, controsoffitti, decorazioni e simili), gli articoli di arredamento e i tessuti in genere sono altamente infiammabili; quando vengono esposti al fuoco si decompongono, alimentando l’incendio.

A seconda della velocità di decomposizione, la normativa assegna ai materiali una classe di reazione al fuoco, dallo 0 dei materiali incombustibili al 5 dei materiali combustibili altamente infiammabili. In alcuni edifici è obbligatorio per legge usare dei materiali con una specifica reazione al fuoco, in base al livello di rischio d’incendio e alla destinazione d’uso degli ambienti.

Qualsiasi sia la tua situazione, è possibile migliorare la reazione al fuoco di un materiale grazie a un trattamento di ignifugazione: il materiale viene trattato con vernici o rivestimenti specifici, in modo da ridurre le condizioni favorevoli all’innesco di un incendio, la velocità di propagazione delle fiamme e i fenomeni di post-combustione.

I sistemi di
protezione Attivi

Si tratta di tutti quei sistemi che implicano l’intervento di una persona o l’azionamento di un impianto. Questi sistemi hanno lo scopo di aiutare la precoce rilevazione, la segnalazione e lo spegnimento di un incendio 

Ecco alcuni esempi di sistemi di protezione attivi.

Estintori

Presenti in tutte le aziende, le fabbriche e gli edifici pubblici per legge, gli estintori sono il mezzo più veloce per estinguere un principio di incendio. La loro classificazione varia in base al peso e alla tipologia di sostanza contenuta: gli estintori portatili, usati a mano, possono pesare fino a 20kg; gli estintori carrellati, trasportati su ruote, pesano dai 20 ai 150kg.

Come scegliere l’estintore giusto? La scelta dell’estintore dipende dal tipo di incendio che potrebbe verificarsi nell’ambiente in cui verrà posizionato l’estintore. Per esempio, gli estintori ad anidride carbonica sono adatti all’uso su apparecchi elettrici; gli estintori a polvere sono specifici per liquidi infiammabili e apparecchi elettrici; negli altri casi, si usano normalmente degli estintori idrici.

Evacuatori di fumo e calore

I primi momenti in cui si sviluppa un incendio sono caratterizzati dal formarsi di fumo e di masse calde di gas, che tendono a salire verso l’alto: sfruttando la fisica, questi sistemi di evacuazione consentono di indirizzare il fumo e il calore verso l’esterno, grazie a delle aperture sulla copertura. In caso di edifici a più piani o di locali seminterrati, vengono sfruttati dei sistemi di evacuazione motorizzati.

Quali sono i vantaggi dell’uso di evacuatori di fumo e calore?

  • Aiutano a ritardare lo sviluppo dell’incendio, evitando che l’ambiente si saturi di fumo, arrivando a una fase di “flashover”;
  • Permettono al fumo di salire verso l’alto, agevolando i movimenti e lo sfollamento delle persone;
  • Rendono più facile l’accesso dei soccorritori;
  • Proteggono l’edificio e le merci contenute dall’azione del fumo e dei gas caldi, che potrebbero provocare il collasso della struttura;
  • Riducono i danni provocati da sostanze tossiche e corrosive o gas di combustione generati dall’incendio.

Questi sistemi sono spesso usati in combinazione con un impianto di rilevazione di fumo.

Impianto di rilevazione fumi antincendio

Si tratta di un insieme di apparecchiature elettroniche che rileva i fenomeni tipici di un principio d’incendio e trasmette un segnale d’allarme. Esistono vari tipi di rilevatori d’incendio: rilevatori di fumo, di calore, di gas o di fiamme.

Questi sensori misurano in tempo reale la variazione di alcuni valori, variazione che normalmente si verifica all’inizio di un incendio: ad esempio, i rilevatori statici fanno scattare l’allarme antincendio quando un valore specifico supera una certa soglia; i rilevatori differenziali misurano eventuali incrementi di temperatura o di altri valori, mentre i rilevatori velocimetri danno l’allarme quando si verifica una variazione repentina di temperatura.

La segnalazione tempestiva di un principio d’incendio consente di mettere in atto le misure necessarie per circoscrivere e spegnere l’incendio, evitando panico e allarmismi inutili.

Impianto idrico antincendio

Negli edifici in cui si svolgono attività industriali o negli edifici civili ad alto rischio di incendio è prassi comune progettare un impianto idrico antincendio. Si tratta di una vera e propria rete idrica collegata direttamente all’acquedotto pubblico; nei casi in cui l’acquedotto non possa garantire un’adeguata riserva idrica o una pressione sufficiente, vengono previste delle vasche di raccolta, chiamate vasche di disgiunzione.

L’impianto idrico antincendio è composto da diverse parti:

  • la fonte di alimentazione (acquedotto, vasca di disgiunzione, serbatoio);
  • il sistema di pompaggio;
  • una centralina di controllo;
  • valvole automatiche antincendio;
  • reti di condutture (principali e secondarie);
  • una serie di teste erogatrici dell’acqua.

Solitamente l’erogazione dell’acqua è automatica, comandata dall’impianto di rilevazione antincendio o tramite impianti sprinkler, in cui le teste erogatrici d’acqua sono posizionate sul soffitto, in modo da far cadere acqua sulle fiamme dall’alto.

Si tratta di dispositivi termosensibili che, dopo la rilevazione del calore, si trasformano in erogatori con due diverse modalità: a secco o a umido. I sistemi sprinkler a umido sono tra i più diffusi: alla prima rilevazione, gli erogatori spruzzano acqua sull’incendio finché non viene chiusa la valvola di controllo. Esistono, però, anche impianti sprinkler a secco, in cui le tubature sono riempite di aria in pressione; in questo caso, l’acqua viene erogata solo dopo la completa fuoriuscita dell’aria.

Tra le altre tipologie di impianti idrici antincendio troviamo anche gli impianti a idranti e gli impianti a naspi (una tubazione semirigida a cui è collegata una lancia erogatrice): idranti e naspi possono essere posizionati a muro, ma devono essere facilmente raggiungibili.

Oltre agli impianti antincendio ad acqua, si può prevedere la progettazione di impianti che eroghino sostanze diverse: impianti a schiuma, ad anidride carbonica, ad halon e a polvere. La scelta della tipologia di impianto antincendio da installare rimane comunque soggetta alla normativa e dipende sempre dalla tipologia di edificio, dall’utilizzo e dalla portata necessaria per garantire lo spegnimento di un incendio.

PERCHÉ SCEGLIERCI

Dopo averti dato tante informazioni utili sui sistemi di protezione antincendio attivi e passivi, vorremmo farti sapere qualcosa
in più sul nostro studio di ingegneria e appalti. Sai perché dovresti scegliere proprio noi?

Vuoi conoscere tre buoni motivi per sceglierci? Eccoli.

Ti facciamo risparmiare

Progettiamo sistemi antincendio in grado di minimizzare l’impatto dei necessari adeguamenti sull’esistente attività. Questo significa due cose: abbattiamo i costi di adeguamento e i tempi di esecuzione

Hai un unico interlocutore

I nostri progettisti hanno una plus valenza di competenze. Dalla tua avrai un team pronto a rispondere alle tue richieste senza farti attendere eoni per un chiarimento. Velocità e competenza con noi vanno sempre a braccetto

Abbiamo esperienza da vendere

Il nostro team ha curato l’adeguamento di svariate attività. Anche per questo abbiamo un bagaglio tecnico di tutto rispetto che ci permette di trovare la soluzione più adatta a ogni problema. Non c’è problema, grande o piccolo, in cui non ci siamo già imbattuti. Siamo portatori sani di soluzioni

Il nostro studio di ingegneria è particolarmente attento ai sistemi innovativi di protezione antincendio.
Non mandare in fumo il tuo lavoro:

Sentiamoci subito al telefono

Chiamaci:
06 877 245 51

SCRIVICI DEL TUO PROGETTO

Socializziamo

Seguici nei luoghi digitali in cui condividiamo e socializziamo