Bonus Facciate

Cos’è il Bonus Facciate: nuova luce agli edifici, dai borghi alle città

Quando parliamo di Bonus Facciate, alcune persone potrebbero pensare solo al decoro urbano e al recupero architettonico. Tutto vero, ma le detrazioni del Bonus Facciate ci consentono di eseguire una manutenzione degli edifici direttamente correlata alla sicurezza e all’efficienza energetica. Cosa intendiamo? Con il Bonus Facciate possiamo consolidare le facciate e non solo tinteggiarle, possiamo riparare le grondaie, e possiamo migliorare le caratteristiche energetiche dell’edificio con un cappotto termico, perché il calore non si disperda. Esaminiamo meglio in cosa consistono le agevolazioni.

Bonus Facciate e detrazioni: come funziona

Con il Bonus Facciate, i beneficiari ottengono una detrazione dall’imposta lorda (Irpef o Ires) del 90% per le spese sostenute nel 2020 o nel 2021, senza un limite massimo di spesa né un limite massimo di detrazione.

La detrazione viene suddivisa in dieci quote annuali costanti e tutte di uguale importo.

I beneficiari: chi può usufruire delle agevolazioni

Possono usufruire del Bonus Facciate 90% tutte le persone fisiche e le imprese residenti o meno nel territorio italiano. I soggetti beneficiari possono richiedere le agevolazioni sia come titolari dell’immobile, sia come inquilini: ciò che conta è che si facciano carico delle spese da sostenere per gli interventi.

Per ricapitolare, i soggetti beneficiari delle agevolazioni sono:

  • Persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
  • Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale
  • Società semplici
  • Associazioni di professionisti
  • Contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)

Al momento dell’avvio dei lavori o al momento dei pagamenti, il beneficiario deve risultare:

  • Titolare dell’immobile, nudo proprietario o titolare di un altro diritto reale di godimento sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • Detentore dell’immobile per un contratto di locazione regolarmente registrato, anche di locazione finanziaria o di comodato, e avere il consenso del titolare per eseguire i lavori

È importante specificare che il Bonus Facciate 90% interessa sia le singole unità abitative che i condomìni. 

Abbiamo aiutato spesso condòmini e amministratori a prendere la giusta decisione per i lavori sulle facciate.
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Gli interventi agevolabili: quali lavori sono ammessi

Gli interventi che rientrano nel Bonus Facciate 90% comprendono il recupero o il restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di parti della facciata, o delle unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, inclusi gli immobili strumentali. Le facciate o le parti di facciata interessate devono essere sempre quelle esterne e visibili.

Il Bonus Facciate esclude dall’agevolazione gli interventi eseguiti in fase di costruzione dell’immobile o eseguiti durante le fasi di demolizione e ricostruzione. Sono esclusi anche gli edifici ricostruiti con la stessa volumetria dell’edificio preesistente, inquadrabili nella categoria della “ristrutturazione edilizia” (articolo 3, comma, 1, lett. d) del DPR n. 380/2001).

Per rientrare nei requisiti del Bonus Facciate, gli edifici e gli immobili interessati devono trovarsi nella zona territoriale A o nella zona territoriale B, come indicato dal decreto del Ministro dei Lavori pubblici n. 1444 del 1968. Esistono alcune zone assimilabili alle zone A e B, ma è un’informazione da certificare con le corrette pratiche urbanistiche.

Vediamo in dettaglio quali sono gli interventi ammessi e agevolabili da Bonus Facciate:

 

  • Interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata
  • Interventi su balconi, ornamenti o fregi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura
  • Interventi sulle strutture opache della facciata che influenzano le caratteristiche termiche dell’edificio o che interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio

Bonus Facciate ed efficienza energetica? Ecco come si coniugano

Tra gli interventi agevolabili dal Bonus Facciate, troviamo dei lavori che contribuiscono a innalzare l’efficienza energetica dell’edificio. Grazie all’efficientamento energetico possiamo contenere i consumi e migliorare il rapporto tra fabbisogno energetico e livello di emissioni.

Nel Bonus Facciate 90% gli interventi di efficientamento energetico riguardano i lavori sulle strutture opache della facciata che influenzano le caratteristiche termiche dell’edificio o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio. Anche in questo caso ci sono dei requisiti da rispettare e i lavori devono soddisfare:

  • I “requisiti minimi” previsti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 26 giugno 2015
  • I valori limite di trasmittanza termica stabiliti dal decreto del Ministro dello sviluppo economico dell’11 marzo 2008 (tabella 2 dell’allegato B), aggiornato dal decreto ministeriale del 26 gennaio 2010

Per accedere alle agevolazioni, in generale, i valori delle trasmittanze termiche delle superfici interessate devono essere: inferiori ai valori indicati nell’Allegato B alla Tabella 2 del decreto 11 marzo 2008 e di quelli riportati nell’appendice B all’allegato 1 del decreto 26 giugno 2015. Se questi termini ti confondo, nessun problema: pensiamo noi a tutti i calcoli.

Le alternative alla detrazione d’imposta: sconto in fattura e cessione del credito. Che cosa si intende?

Le persone che hanno i requisiti per usufruire del Bonus Facciate, possono scegliere una soluzione diversa e più veloce della detrazione sulle imposte, che deve essere ripartita in dieci quote annuali. Come stabilito dal Decreto Rilancio (articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020), le persone che hanno sostenuto o sosterranno delle spese per gli interventi di recupero o restauro della facciata degli edifici possono scegliere tra due alternative alle detrazioni:

 

  1. Un contributo elargito come sconto in fattura sul costo degli interventi. Il contributo avrà un importo massimo non superiore al costo degli interventi e sarà anticipato dal fornitore di beni e servizi per gli interventi agevolati (es. l’impresa edile). Il fornitore, poi, potrà recuperare il contributo anticipato come credito d’imposta, per un importo pari alla detrazione, e avrà la possibilità di cedere tale credito ad altri soggetti, tra cui gli istituti di credito o altri intermediari finanziari
  2. Cedere il credito d’imposta corrispondente alla detrazione ad altri soggetti, come gli istituti di credito e altri intermediari finanziari, con la possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi

Cos’è il Bonus Facciate: nuova luce agli edifici, dai borghi alle città

Siamo felici di poterti di dire che sul Bonus Facciate abbiamo una certa esperienza: ce ne siamo occupati come tecnici e come formatori per gli amministratori di condominio. Il Bonus Facciate per la squadra ECTM non ha segreti, ma dovresti sceglierci anche perché:liere ECTM

Abbiamo competenze trasversali

Progettisti, tecnici e manutentori provengono da specializzazioni diverse e possono aiutarti per le pratiche documentali, per le opere strutturali o per l’efficientamento energetico

Vogliamo fare squadra

Ti portiamo in cantiere con noi, online o dal vivo, come preferisci. Ma soprattutto mettiamo a tua disposizione un portale dove potrai consultare le pratiche del progetto: è tutto tracciato

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Tra processi automatizzati e supporti digitali, siamo riusciti a ottimizzare tempi e risorse del nostro team e dei clienti che curiamo: scoprirai come seguire tutto in pochi clic

Hai ancora dubbi su come funziona il Bonus Facciate? Indecisioni su questa o altre detrazioni edilizie? Rispondiamo a tutte le tue domande.

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