Bonus Ristrutturazione edilizia 50%

Bonus Ristrutturazioni 50%: che cos’è e come funziona

Con il Bonus Ristrutturazioni 50% i beneficiari ottengono una detrazione dell’imposta Irpef del 50% per le spese sostenute negli interventi di ristrutturazione dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2021, su un limite massimo di spesa di 96.000 euro. Per le spese sostenute prima del 26 giugno 2012, il Bonus Ristrutturazioni (art. 16-bis del DPR 917/86) prevede una detrazione d’imposta del 36%, per un limite massimo di spesa non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.

In tutti i casi, la detrazione deve essere suddivisa in dieci quote annuali, tutte di uguale importo.

Gli interventi agevolati dal Bonus Ristrutturazioni comprendono: interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia sugli edifici esistenti di qualsiasi categoria catastale. Gli interventi devono essere eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare o da cooperative edilizie. Alcuni requisiti di accesso alle agevolazioni del Bonus Ristrutturazioni possono variare se gli interventi sono eseguiti su singole unità abitative o su parti condominiali.

Il Bonus Ristrutturazione per le singole unità abitative

I beneficiari: chi può usufruire delle agevolazioni

Se le spese per gli interventi di ristrutturazione riguardano le singole unità abitative, possono usufruire del Bonus Ristrutturazioni le persone fisiche, residenti o meno sul territorio italiano. Non è necessario che la persona sia il titolare dell’abitazione o dell’edificio, possono usufruirne anche i seguenti beneficiari:

 

  • Proprietari o nudi proprietari
  • Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • Locatari o comodatari
  • Soci di cooperative divise e indivise
  • Imprenditori individuali, per gli immobili che non compaiono come beni strumentali o merce
  • Soggetti indicati nell’articolo 5 del TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi), che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali

Gli interventi agevolabili: quali lavori sono ammessi

Gli interventi sulle singole unità abitative che rientrano nel Bonus Ristrutturazioni comprendono, per esempio:

1) Gli Interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del DPR 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia):

  • Manutenzione straordinaria
  • Restauro e risanamento conservativo
  • Ristrutturazione edilizia

2) Gli interventi per la ricostruzione o per il ripristino di un immobile danneggiato a causa di un evento calamitoso, nel caso in cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza

3) Gli interventi necessari a:

  • eliminare le barriere architettoniche, come l’installazione di ascensori o montacarichi
  • realizzare strumenti che favoriscano la mobilità delle persone con disabilità gravi all’interno e all’esterno della loro abitazione (articolo 3, comma 3, legge n. 104/1992)

4) Gli interventi realizzati per prevenire atti illeciti, come furti, aggressioni, sequestri di persone, ecc.

5) Gli interventi di cablatura degli edifici e per il contenimento dell’inquinamento acustico

6) Gli interventi necessari a evitare gli infortuni domestici e di bonifica dall’amianto

Devi ristrutturare un’abitazione singola o un condominio? Ti aiutiamo a capire se hai tutti i requisiti.

Il Bonus Ristrutturazioni per le parti comuni condominiali

Prima di parlarti dei requisiti richiesti per gli interventi sulle parti comuni condominiali, può essere utile capire cosa siano effettivamente le parti comuni in un condominio.

Per parti comuni di un edificio condominiale si intendono le parti indicate dall’articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del Codice civile:

  • Il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune
  • I locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, per la lavanderia, per il riscaldamento centrale, per gli stenditoi o per altri servizi in comune
  • Le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servono all’uso e al godimento comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature, ecc.

I beneficiari: chi può usufruire delle agevolazioni

Se le spese per gli interventi di ristrutturazione riguardano le parti comuni degli edifici condominiali, possono usufruire del Bonus Ristrutturazioni tutti i condòmini in base alla quota millesimale di proprietà (o dei diversi criteri applicabili previsti dagli articoli 1123 e seguenti del Codice civile).

Il singolo condomino può beneficiare della detrazione nel limite della sua quota, a condizione che sia stata versata al condominio entro il termine previsto per la dichiarazione dei redditi. Come si può verificare? L’amministratore rilascia un certificato che riassume le spese sostenute nell’anno di riferimento e la quota parte millesimale dovuta dal condomino.

Gli interventi agevolabili: quali lavori sono ammessi

Come per le singole unità abitative, anche per i condomìni gli interventi agevolabili riguardano quelli elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del DPR 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia):

 

  • Manutenzione ordinaria
  • Manutenzione straordinaria
  • Restauro e risanamento conservativo
  • Ristrutturazione edilizia

Le alternative alla detrazione d’imposta: sconto in fattura e cessione del credito. Che cosa si intende?

Le persone che hanno i requisiti per usufruire del Bonus Ristrutturazioni, possono scegliere una soluzione diversa e più veloce della detrazione sulle imposte, che deve essere suddivisa in dieci quote annuali. Come stabilito dal Decreto Rilancio (dell’articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020), le persone che nel 2020 o nel 2021 hanno sostenuto o sosterranno delle spese per gli interventi di ristrutturazione edilizia possono scegliere tra due alternative alle detrazioni:

 

  • Un contributo elargito come sconto in fattura sul costo degli interventi. Il contributo avrà un importo massimo non superiore al costo degli interventi e sarà anticipato dal fornitore di beni e servizi per gli interventi agevolati (es. l’impresa edile). Il fornitore, poi, potrà recuperare il contributo anticipato come credito d’imposta, per un importo pari alla detrazione, e avrà la possibilità di cedere tale credito ad altri soggetti, tra cui gli istituti di credito o altri intermediari finanziari
  • Cedere il credito d’imposta corrispondente alla detrazione ad altri soggetti, come gli istituti di credito e altri intermediari finanziari, con la possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi

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Potremmo parlare ancora a lungo delle opportunità del Bonus Ristrutturazioni, ma farlo di persona è l’ideale per un check up completo. Vogliamo capire se gli interventi che hai in programma sono agevolabili? Parliamone davanti a un caffè!

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